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I trend delle biotecnologie nel 2023

Una rassegna delle novità che attendono il settore biotech nel corso di quest'anno, dai trapianti di organi animali all'immunoterapia cellulare per la lotta contro i tumori.

Una rassegna delle novità che attendono il settore biotech nel corso di quest’anno, dai trapianti di organi animali all’immunoterapia cellulare per la lotta contro i tumori.  

Il 2022 è stato un anno importante per il settore delle biotecnologie. Dall’approvazione delle prime terapie geniche da parte dell’FDA americana per il trattamento dell’emofilia di tipo B, ai successi delle immunoterapie contro il cancro, gli scorsi 12 mesi hanno fatto registrare passi avanti importanti per l’innovazione in campo medico. 

Novità importanti si attendono nel settore biotech anche nel corso del 2023, in particolare nell’ambito delle terapie cellulari e genetiche, della biologia sintetica, della medicina di precisione coadiuvata dall’intelligenza artificiale e degli xenotrapianti, cioè i trapianti di organi di altre specie su pazienti umani.  

Xenotrapianti 

A gennaio del 2022, presso l’università del Maryland, è avvenuto il primo xenotrapianto della storia. Un team di cardiochirurghi dell’University of Maryland Medical Center ha trapiantato il cuore geneticamente modificato di un maiale su un paziente umano. Il trapiantato era in condizioni di grave scompenso cardiaco, dipendeva da una macchina cuore-polmoni e non poteva essere sottoposto a un trapianto tradizionale. È sopravvissuto all’operazione per due mesi, senza segni di rigetto, prima che le condizioni generali peggiorassero ulteriormente causandone la morte.  

Nonostante l’esito infausto per il paziente, secondo medici e ricercatori il trapianto è stato un notevole successo e apre la strada a operazioni simili su pazienti per i quali la prognosi non sia già altrettanto infausta. Nel corso del 2023 arriveranno sicuramente nuovi studi e ricerche sul tema: l’attenzione al momento è concentrata sull’alterazione genetica di organi di maiale come cuore, polmoni e reni in modo da minimizzare i rischi di rigetto sul trapiantato.  

Biologia sintetica 

Anche il settore della biologia sintetica promette passi avanti importanti nel corso di tutto il 2023. Con la locuzione “synthetic biology” si intende l’alterazione o la creazione tout-court di entità biologiche di varia natura, come ad esempio i batteri, al fine di “programmare” processi biotecnologici specifici. Non è un settore nuovo. La produzione in laboratorio dell’insulina, ad esempio, avviene da decenni attraverso un processo di biologia sintetica, nello specifico l’introduzione di un gene umano in alcuni batteri comuni (come l’E. Coli) o in un lievito.  

“Le applicazioni di biologia sintetica nel settore biotech saranno al centro dell’attenzione nel corso del 2023”, ha spiegato Christopher Reyes, CEO della startup Bloom Science, in un commento alla rivista online BigThink. “Dall’ingegnerizzazione dei batteri del suolo per favorire l’agricoltura rigenerativa, alla bioproduzione di prodotti chimici chiave in ambito agricolo, fino alla creazione di batteri destinati all’apparato digerente umano per scopo terapeutico, prepariamoci a una lunga serie di nuove opportunità derivanti dalle innovazioni nel campo della biologia sintetica”.  

Terapie cellulari e immunoterapia 

Con il termine di terapia cellulare si indica un insieme di processi e trattamenti che puntano alla cura della malattia a livello della genetica cellulare anziché operare a livello sistemico. Le terapie cellulari prevedono la riprogrammazione genetica di cellule estratte dal paziente, che vengono poi reinserite nell’organismo per combattere malattie come il cancro. Nel 2022 il settore ha registrato successi importanti, che mostrano l’efficacia dell’editing genetico (terapia CAR-T) contro alcune forme specifiche di tumore. 

Nel corso del 2023 le ricerche continueranno a focalizzarsi sui processi di modifica cellulare “in vivo” all’interno dell’organismo del paziente.  

L’obiettivo è aumentare l’efficacia di questo tipo di trattamenti in modo da poterli applicare anche ai tumori “solidi”, mentre ad oggi le terapie cellulari sperimentali si sono dimostrate efficaci soltanto contro alcuni tumori del sangue.  

Alcune startup come Allogene e Fate Therapeutics stanno inoltre lavorando a terapie cellulari generalizzate, con il vantaggio di poter essere applicate a più pazienti. Le attuali terapie come la CAR-T sono invece modellate attorno alle necessità del singolo individuo e per questo più difficili e costose rispetto alle terapie tradizionali.  

Medicina di precisione aumentata dall’IA 

L’avvento del machine learning e di intelligenze artificiali sempre più potenti stanno rivoluzionando il settore della ricerca medica, in particolare in campo farmaceutico. L’IA è già largamente impiegata per la creazione di nuovi trattamenti specifici, modellati sulla base delle necessità del paziente, e per scoprire e sviluppare nuovi medicinali. Secondo gli esperti di settore, però, il 2023 potrebbe essere l’anno in cui l’IA permetterà di aumentare ancora di più la precisione delle applicazioni mediche e farmacologiche, in particolare nell’ambito della progettazione molecolare. 

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