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Furti d’identità digitale: i nuovi dati dell’osservatorio CRIF-Mister Credit

Il furto dell’identità digitale sembra diventare un problema sempre più preoccupante in Italia. Secondo l’ultimo rapporto dell’Osservatorio CRIF-Mister Credit, la sottrazione illecita delle informazioni che compongono la nostra identità digitale, come password, PIN e credenziali di accesso a conti correnti e strumenti di pagamento online, è aumentata vertiginosamente nel corso del 2022, registrando un incremento del 20%[1] rispetto all’anno precedente.

Sono stati registrati oltre 34.300 casi, con danni economici complessivi di 132 milioni di euro, che rappresentano un aumento del 6% rispetto al 2021. Si tratta di numeri allarmanti che richiedono la giusta attenzione. Tra gli attacchi informatici più utilizzati per il furto dell’identità digitale, troviamo il phishing, che si avvale di malware e trojan bancari per estrarre le informazioni necessarie per rubare denaro, e l’utilizzo di tecniche di social engineering sempre più sofisticate.

Analizzando le principali tipologie di frode finanziaria, emerge che il 38,4% dei casi riguarda i prestiti finalizzati, seguiti dal 26% delle carte di credito e dal 13,4% dei prestiti personali. Questi dati evidenziano la necessità di monitorare attentamente le transazioni finanziarie. Secondo le ultime stime, i criminali informatici stanno concentrando il loro interesse su importi più bassi, intorno ai 1500 euro. Un altro dato interessante emerso dall’indagine è che il 37,4% dei beni acquistati attraverso finanziamenti fraudolenti riguarda il settore dell’elettronica e dell’informatica.

Quali sono le fasce d’età più colpite?

Un aspetto particolarmente inquietante è che i giovani tra i 18 e i 30 anni rappresentano la fascia d’età più colpita, corrispondente al 22,9% delle vittime. Questo sottolinea l’importanza di educare i giovani a comportamenti sicuri online e di fornire loro strumenti adeguati a proteggere la propria identità digitale.
Le fasce d’età più colpite che seguono sono quelle comprese tra i 40 e i 50 anni e gli adulti sopra i 30 anni. Inoltre, si è registrato un incremento significativo delle frodi (+6,6% rispetto al 2021) nella fascia d’età compresa tra i 50 e i 60 anni. Dall’analisi dei dati è emerso come il genere più colpito tra la popolazione sia quello maschile (64%) rispetto a quello femminile (36%).

Di fronte a questa crescente minaccia, è fondamentale prendere sul serio la sicurezza digitale e adottare adeguate misure preventive, utilizzando strumenti e tecnologie dedicate. Proteggere i propri dati e dispositivi da questo tipo di attacchi è essenziale, considerando che le conseguenze possono essere imprevedibili e pericolose.


[1] Dati della ricerca condotta dall’Osservatorio Crif-Mister Credit

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