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Robotica casalinga: le spie IoT che non ti aspetti

Robotica domestica, spie IoT nascoste in casa.  

La robotica nel quotidiano 

Dalla prima rivoluzione industriale, le macchine hanno aiutato l’uomo accelerandone il lavoro, partendo dal settore industriale, per poi raggiungere anche la privacy del quotidiano. Ma è stata dalla seconda metà del ‘900 che, con la televisione e poi con l’avvento di internet, la robotica ha iniziato a vivere un mondo parallelo, sempre più vicino alla coscienza umana (scopri il nostro articolo su Spot, il robodog). I meccanismi IoT possono, nel 2023, perfino essere indossati, e hanno ottimizzato anche il lavoro di robot dediti alla pulizia della casa o alla cucina.  

I dispositivi IoT possono spiarci? 

La nostra privacy resta la cosa più preziosa che abbiamo, e non solo per noi. Monetizzare sulla vita privata e sui dati sensibili delle persone è uno dei tanti volti del Dark Web, luogo dell’internet dove sono soliti muoversi hacker e criminali digitali (leggi il nostro articolo sul Dark Web e la cybersecurity). Le nostre case sono ormai popolate da dispositivi IoT che regolano luci, temperatura, pulizie e molto altro. Robot che riusciamo a controllare da remoto, grazie a comode applicazioni, e che ci danno una mano per faccende domestiche che non abbiamo più tempo di fare. Roomba J7 è un prodotto della robotica, un’aspirapolvere automatico che, di recente, è stato protagonista di alcuni sgradevoli episodi di invasione della privacy. Su Facebook, Discord e altri social network sono apparse delle foto intime, che vedevano una signora in bagno, un bambino e altri dettagli interni di un’abitazione. Foto che, per qualità dell’immagine e angolazione della ripresa, sono state evidentemente scattate dal robot. L’azienda produttrice ha voluto chiarire la natura dell’episodio, rivelando che i robot usati dai dipendenti erano prototipi, nati dalla collaborazione con Scale AI, che sfrutta le immagini per programmare le intelligenze artificiali.  

Sicurezza e robotica 

 Una vita perfettamente isolata e sicura sembra essere una prospettiva ormai fuori dal mondo, visto che la rete digitale ingloba lavoro, società e privato. Addestrare le nuove tecnologie prevede l’archiviazione di ogni genere di materiale, spesso non richiesto o protetto da copyright, proprio perché hanno bisogno di attingere da ogni aspetto della nostra vita, per riuscire a muoversi meglio (leggi il nostro articolo sui rischi legati alle chatbot). In futuro c’è rischio che tutto ciò sfugga al nostro controllo? 

A presto per nuovi aggiornamenti!  

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