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Lepht Anonym: biohacker robot con più di 50 dispositivi impiantati nel corpo

Lepht Anonym, la biohacker robot

Il biohacking è di tendenza? Lepht Anonym e molti altri esperti del settore, hanno deciso di impiantare nel proprio corpo dispositivi elettronici. Scopriamo insieme perché.

Robot e umani

In passato, il futuro è stato spesso immaginato come una convivenza tra gli esseri umani e le macchine. In certi casi i robot prendevano il sopravvento, in altri lo scenario prevedeva una serena convivenza. Ma se i gruppi dovessero confluire in un unico individuo potenziato? Protesi robotiche, chip ed esoscheletri artificiali sono strumenti ormai fondamentali nella vita di molte persone, e presto potrebbero essere sempre più di uso comune.

Lepht Anonym, la biohacker vicina alle macchine

La body modification è una pratica volta a intervenire modificando alcune parti del corpo, senza alcuna ragione medica. Partendo dai tatuaggi e piercing, fino a pratiche estreme, l’individuo decide di trasformarsi, spesso impiantando oggetti esterni nel proprio corpo. Questa è stata la scelta di Lepht Anonym, biohacker famosa e dall’identità misteriosa, conosciuta per aver inserito nel proprio corpo oltre cinquanta dispositivi tecnologici. Ma cos’è il biohacking? Si tratta di una forma di body modification attuata con lo scopo di integrare nel proprio corpo componenti elettroniche, per migliorare performance fisiche e cognitive (leggi il nostro articolo su Neil Harbisson, cyborg che ascolta i colori). Nonostante l’identità di Lepht Anonym sia avvolta nel mistero (sappiamo solo che è inglese), è attiva nel biohacking da diversi anni e la sua collezione di dispositivi è nota. Tra gli strumenti tecnologici attivi nel suo corpo, possiede: microchip, magneti, sensori; tutto per permetterle di gestire, monitorare e migliorare le sue funzioni corporee. Tuttavia, questi oggetti possono avere anche altri scopi; in primis, per migliorare la propria connessione con il mondo digitale. Ottimizzando il proprio organismo, per renderlo più compatibile con dispositivi quali computer e cellulari, i biohacker potranno entrare più facilmente in contatto con gli impianti tecnologici del nostro corpo (leggi il nostro articolo sui dispositivi a rischio hacking). Protesi, pacemakers e altri dispositivi saranno ancora più a rischio hacking?

Biohacker e i rischi del futuro

Il progresso tecnologico è il motore dell’evoluzione degli ultimi anni. Il supporto digitale è fondamentale, tuttavia, se non controllato, rischia di invadere i nostri spazi personali, passando direttamente dalla nostra pelle. Quanto oltre possiamo spingerci con queste tecniche? Quali saranno i rischi del futuro?

A presto con nuovi aggiornamenti!

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