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Città e privacy: le videocamere che seguono il nostro quotidiano

Quanto siamo osservati nel quotidiano? Le smart cities sono sicure per la nostra privacy?

Quanto siamo osservati nel quotidiano? Le smart cities sono sicure per la nostra privacy?

Siamo spiati?

Abbandonata la privacy delle nostre dimore, siamo pronti ad avviarci a lavoro, a casa di amici e parenti, oppure verso il nostro locale preferito. Ma negli spazi pubblici, quanto è sorvegliata la nostra persona? La città che viviamo, conosce i nostri movimenti e il nostro aspetto? In Europa, la città più sorvegliata risulta essere Londra, con 68 videocamere ogni mille abitanti, mentre nel mondo, ad ottenere il primato come città più videosorvegliata, è la città cinese Chongqing, con ben cento videocamere in più rispetto alla metropoli inglese.

Città e sorveglianza

Se in Europa l’installazione di un sistema di osservazione della popolazione è giustificato per fini di sicurezza, verso oriente lo scopo cambia, e si concentra sull’analisi del singolo, con l’aggiunta di un sempre più perfezionato strumento di analisi biometrica (leggi il nostro articolo “Addio password, il futuro è biometrico“). La pandemia è stata infatti uno dei tanti trampolini di lancio utilizzati per promuovere l’evoluzione delle smart cities, città sempre più connesse e intelligenti, in grado di monitorare i movimenti che si intrecciano al loro interno. Oltre ai vantaggi derivati dall’adottare sistemi del genere, una città iperconnessa potrebbe in realtà nascondere numerose insidie. Un controllo tanto capillare può, oltre a rafforzare un sistema autoritario, indebolire l’esclusiva dei cittadini sulla propria immagine. Nello specifico, se una videocamera sviluppa anche un sistema di riconoscimento facciale, raccoglierà dati che possono essere anche facilmente hackerati (leggi il nostro articolo . Sarà quindi la città stessa che ti ospita a veicolare possibili entrate di terzi nei tuoi dati sensibili.

Crisi della privacy

L’avanzata delle smart cities nel mercato, inoltre, impone degli standard drastici di efficienza e velocità, parametri che saranno forse costrette a rispettare diverse città nel mondo per potere restare al passo con il mercato globale. Per fronteggiare una possibile crisi della privacy dei cittadini del mondo, in futuro si riuscirà a inserire dei filtri di protezione? Oppure il rischio di essere attaccati sarà quotidiano?

A presto con nuovi aggiornamenti!

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